Mantenere strette le relazioni tra UE-USA resta vitale per la sicurezza globale

Per concludere la mia visita di due giorni a Washington D.C. mi sono recato al cimitero nazionale di Arlington e il Lincoln Memorial. Ad Arlington gli Stati Uniti rendono omaggio ai loro militari morti, sepolti con dignità sotto una miriade di pietre tombali identiche. Il memoriale nazionale costruito in onore di Abraham Lincoln, il presidente che ha abolito la schiavitù e ha condotto la nazione fuori dalla guerra civile, torreggia alla fine del National Mall. Nonostante permangano tensioni nella società americana, questi due siti ricordano in modo chiaro e univoco come sia necessario agire per costruire una democrazia e difenderne i valori e i diritti fondamentali, dentro e fuori i confini nazionali. E il cimitero di Arlington ricorda a noi europei quanti giovani americani abbiano sacrificato la loro vita sul suolo europeo per la nostra libertà lottando contro il nazismo e il fascismo, e che anche su questo si basa il nostro partenariato transatlantico.
Rafforzare questo partenariato è stato il fulcro della mia prima visita a Washington D.C. dall'insediamento della nuova amministrazione Biden. Nel corso dei miei incontri con il segretario di Stato Blinken e la vicesegretaria della difesa Hicks abbiamo passato in rassegna ed elaborato gli impegni assunti durante il vertice UE-USA di giugno e abbiamo discusso progetti concreti per rafforzare e migliorare la nostra cooperazione.
"Rafforzare il partenariato transatlantico è stato il fulcro della mia prima visita a Washington D.C. dall'insediamento della nuova amministrazione Biden."
Da gennaio stiamo lavorando a stretto contatto per elaborare un'agenda transatlantica nuova e ambiziosa. Lo facciamo non solo perché ci accomunano i nostri valori e il modo in cui organizziamo le nostre società, le nostre democrazie e le nostre economie di mercato, ma anche perché amici e alleati ci guardano e si aspettano da noi che collaboriamo per affrontare le sfide globali. In tempi di immensi cambiamenti geopolitici, l'UE e gli USA condividono la responsabilità di impedire che l'ordine internazionale scivoli verso una concorrenza agguerrita tra le nazioni. Lavorando insieme dobbiamo promuovere attivamente una visione di cooperazione globale basata su valori democratici, in contrasto con quella delle potenze autoritarie che puntano a un mondo molto diverso.
"Naturalmente abbiamo anche discusso delle recenti difficoltà e differenze, che hanno anche rappresentato un campanello d'allarme per rafforzare la fiducia e migliorare i meccanismi di allarme rapido."
Naturalmente abbiamo anche discusso delle recenti difficoltà e differenze, tra cui il ritiro delle truppe dall'Afghanistan e le circostanze dell'annuncio relativo al partenariato AUKUS, tra l'altro la mancata consultazione e comunicazione che ha creato serie difficoltà agli alleati e non ha messo l'Occidente nella miglior luce. Queste difficoltà hanno rappresentato un campanello d'allarme e un impulso per concentrarci sulla necessità di rafforzare la fiducia e migliorare i nostri meccanismi di allerta rapida. Sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi mesi, tra cui l'esito del vertice UE-USA e la recente istituzione del Consiglio per il commercio e la tecnologia a Pittsburgh, siamo riusciti nel corso della mia visita a concordare passi concreti per approfondire il nostro impegno.
Per cominciare, abbiamo ribadito la nostra volontà di avviare un dialogo specifico sulla sicurezza e la difesa entro la fine dell'anno. È indubbio che la nostra sicurezza e prosperità risulteranno rafforzate da una più intensa cooperazione bilaterale in questo settore. Nello stesso spirito, sono stato lieto del rinnovato sostegno espresso dagli Stati Uniti a favore di una difesa europea più forte e capace quale contributo alla sicurezza transatlantica e globale. Come ho ribadito più volte, un'UE più forte sarà un partner migliore per gli Stati Uniti e la NATO. Dovremmo evitare dibattiti conflittuali e, a mio avviso, spesso artificiosi, sulla convenienza di rafforzare le capacità di sicurezza dell'Europa singolarmente oppure in seno alla NATO. Si tratta di una falsa dicotomia, e dobbiamo chiaramente rafforzarci su entrambi i fronti.
"Abbiamo ribadito la nostra volontà di avviare un dialogo specifico sulla sicurezza e la difesa entro la fine dell'anno. La nostra sicurezza e prosperità saranno rafforzate da una cooperazione bilaterale più approfondita."
Ho comunicato al segretario Blinken e alla vicesegretaria Hicks come intendiamo rafforzare la difesa europea attraverso la bussola strategica che i leader dell'UE mi hanno incaricato di sviluppare, e che rafforzerà la nostra capacità di agire consentendoci di affrontare da soli alcune minacce. Ciò si inserisce nell'ottica della ripartizione degli oneri che i nostri alleati americani hanno auspicato a più riprese, e ho nuovamente sottolineato che naturalmente avrà luogo in cooperazione con la NATO.
Abbiamo concordato di avviare consultazioni UE-USA sulla regione indo-pacifica, per approfondire la cooperazione transatlantica e l'impegno congiunto in questa regione. Abbiamo anche convenuto di avviare un dialogo ad alto livello sulla Russia, sulla base del nostro approccio di principio nei confronti di questo paese. Per entrambe le questioni le prime riunioni sono previste entro la fine dell'anno. All'inizio del prossimo anno avrà luogo inoltre la prossima riunione del Consiglio "Energia" UE-USA per discutere degli attuali prezzi elevati dell'energia, dell'impatto globale della crisi e della transizione verso l'energia verde.
Vorrei infine sottolineare brevemente alcune altre questioni internazionali che abbiamo affrontato:
- Per quanto riguarda le relazioni con la Cina, abbiamo convenuto la necessità di un approccio multiforme che comprenda elementi di cooperazione, concorrenza e rivalità sistemica. La prossima riunione ad alto livello del dialogo UE-USA sulla Cina si terrà a dicembre.
- Per quanto riguarda l'Afghanistan, continueremo a collaborare per sostenere il popolo afghano ed evitare il collasso socioeconomico del paese.
- Per quanto riguarda i Balcani occidentali, abbiamo discusso della necessità di proseguire il partenariato UE-USA. Per quanto riguarda il dialogo facilitato dall'UE sulla normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo, abbiamo sottolineato la necessità di allentare le tensioni e riavviare i negoziati.
- Per quanto riguarda l'Iran e il PACG, continueremo ad adoperarci per garantire la natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano e per sostenere l'architettura globale di non proliferazione nucleare, nonché la necessità di tornare presto ai colloqui di Vienna.
- Per quanto riguarda il Venezuela, abbiamo ribadito la nostra ferma intenzione di sostenere i processi politici volti a ripristinare la stabilità e la riconciliazione democratica.
- Per quanto riguarda il Sahel, continueremo a concentrare i nostri sforzi comuni sulla stabilizzazione della regione; l'Europa dovrà essere in prima linea nel guidare gli sforzi.
Nel complesso, rientro dalla mia visita a Washington con sensazioni molto positive su come continueremo ad approfondire e rafforzare un partenariato transatlantico equilibrato. Le sfide globali che ci troviamo ad affrontare oggi ce lo impongono. E a questo proposito permettetemi di concludere con una citazione di Abraham Lincoln, che mi ha colpito nel corso della visita al suo memoriale: "Non possiamo sottrarci alle responsabilità di domani eludendo quelle di oggi".
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