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Elezioni comunali e regionali in Venezuela e missione di osservazione elettorale dell'UE

30.11.2021 - Blog dell'AR/VP - Da anni il Venezuela si trova in una situazione di stallo politico che ha portato a una grave crisi umanitaria. Martedì scorso la missione di osservazione elettorale dell'UE ha reso pubblici i suoi primi risultati sulle elezioni comunali e regionali tenutesi nel paese il 21 novembre. L'invio di questa missione è frutto di una decisione controversa ma sono convinto che contribuirà, tramite il dialogo politico, a trovare una soluzione alla crisi venezuelana.

"La missione di osservazione elettorale dell'UE in Venezuela sarà utile per aiutare i venezuelani a trovare una via d'uscita dalla crisi tramite il dialogo politico."

 

Il Venezuela sta attraversando una drammatica crisi politica, sociale ed economica, aggravata dalla pandemia di COVID-19. La cattiva gestione del paese da parte del governo Maduro, non riconosciuto come legittimo dagli Stati membri dell'UE, e l'effetto delle sanzioni economiche hanno provocato una condizione di iperinflazione e una grave scarsità di beni di prima necessità in un paese produttore di petrolio potenzialmente ricco. Questa situazione mette a repentaglio la vita di gran parte della popolazione e rende il Venezuela uno dei paesi al mondo più colpiti dall'insicurezza alimentare, secondo il Programma alimentare mondiale. Fino al 70 % dei bambini in età scolare non frequenta regolarmente la scuola e circa l'82 % della popolazione non ha accesso regolare all'acqua. Il paese ha assistito a numerose gravi epidemie di malattie infettive e il tasso di omicidi è tra i più elevati al mondo.

Dal 2015 oltre 5 milioni di venezuelani sono fuggiti dal paese verso altri paesi dell'America latina o verso la Spagna. Questo esodo di massa ha portato alla mancanza di personale qualificato, ad esempio di oltre 200 000 insegnanti. La situazione nelle zone di frontiera, con la presenza di gruppi armati e bande criminali, desta particolare preoccupazione. Durante il mio recente viaggio in Perù e in Brasile ho avuto l'opportunità di ascoltare le testimonianze di alcuni rifugiati venezuelani su ciò che hanno subito nel paese e mi sono fatto un'idea migliore della misura in cui il protrarsi della crisi venezuelana abbia ripercussioni sull'intera regione.

L'UE sta contribuendo alla ricerca di una soluzione politica alla crisi

In questo contesto, e in stretta collaborazione con il gruppo di contatto internazionale, l'UE è impegnata da due anni a sostenere la ricerca di una soluzione politica alla crisi. Sono stato personalmente e attivamente coinvolto in questi sforzi, nonostante le frequenti critiche che mi sono state mosse da entrambe le parti. Sebbene finora non abbiano ancora prodotto i risultati attesi, dobbiamo continuare ad adoperarci per trovare una via d'uscita dalla crisi venezuelana, che può giungere solo dal popolo venezuelano tramite negoziati politici come quelli svolti in Messico di recente.

 

"Abbiamo accettato la richiesta del Consiglio elettorale nazionale venezuelano di inviare una missione di osservazione elettorale in quanto abbiamo ricevuto conferma della partecipazione dei principali partiti di opposizione, a dimostrazione che queste elezioni sarebbero state più inclusive delle precedenti."

 

Un nuovo importante passo in questa direzione è stata la decisione di inviare, per la prima volta in 15 anni, una missione di osservazione elettorale dell'UE in occasione delle recenti elezioni regionali e comunali. Non abbiamo inviato una missione di osservazione elettorale per le elezioni legislative dello scorso anno poiché non sussistevano le condizioni necessarie. "Questa volta abbiamo accettato la richiesta del Consiglio elettorale nazionale venezuelano di inviare una missione di osservazione elettorale in quanto abbiamo ricevuto conferma della partecipazione dei principali partiti di opposizione, a dimostrazione che queste elezioni sarebbero state più inclusive delle precedenti, svoltesi senza la partecipazione dell'opposizione. Anche la rinnovata composizione del Consiglio elettorale è stata giudicata da più parti la più equilibrata degli ultimi 20 anni in Venezuela. Inoltre, prima di decidere in merito all'invio della missione di osservazione elettorale, il servizio europeo per l'azione esterna ha negoziato con le autorità venezuelane un accordo amministrativo che ha garantito all'UE la possibilità di osservare il processo elettorale liberamente e nel pieno rispetto dei nostri rigorosi metodi di osservazione. Questo accordo è stato rispettato. È stata tuttavia una decisione controversa: per alcuni si è trattato di un modo per legittimare il regime di Maduro e fornire una patina di credibilità al processo elettorale, per altri si è trattato di un'ingerenza negli affari interni del Venezuela.

Una missione di osservazione elettorale è un'organizzazione complessa

Una missione di osservazione elettorale è un'organizzazione complessa, che richiede molto tempo e ingenti risorse per funzionare correttamente. In Venezuela era composta da quasi 140 persone, sotto la responsabilità dell'osservatrice capo Isabel Santos, membro del Parlamento europeo, affiancata dal capo della delegazione del Parlamento europeo Jordi Cañas. Una missione di osservazione elettorale dell'UE è sempre un'operazione rigorosamente indipendente e il suo osservatore capo è incaricato di proteggere tale indipendenza. Gli esperti della missione di osservazione elettorale erano nel paese ben prima del giorno delle elezioni e vi resteranno per completare la loro relazione finale, che sarà resa pubblica nelle prossime settimane. Ciò non ha nulla a che vedere con la presenza simbolica, il giorno delle elezioni, di alcune personalità di spicco, non in grado di valutare l'intero processo elettorale in tutto il paese.

Il 21 novembre si sono tenute le elezioni regionali e locali per scegliere 23 governatori, 335 sindaci e più di 2 700 consiglieri legislativi e comunali statali. Non sorprende che, dato l'alto grado di disaffezione della popolazione, l'affluenza alle urne dei venezuelani sia stata solo del 42,5 %, il dato più basso degli ultimi 25 anni. Ha tuttavia influito anche il fatto che circa 6 milioni di persone, ossia un venezuelano su sette, abbiano lasciato il paese.

Secondo il Consiglio elettorale nazionale venezuelano, le forze politiche del governo pro-Maduro si sono assicurate 20 governatori su 23 e 212 sindaci su 335, sebbene la maggioranza dei voti sostenesse opzioni non filogovernative. La frammentazione dell'opposizione ha limitato la sua capacità di sfruttare questi voti. L'opposizione - raggruppata nella coalizione Plataforma Unitaria - si è comunque assicurata 59 sindaci, il doppio rispetto alle elezioni del 2017, malgrado le condizioni politiche sfavorevoli sottolineate dalla missione di osservazione elettorale dell'UE nella sua dichiarazione preliminare sui risultati.

 

"La missione di osservazione elettorale ha riscontrato alcuni miglioramenti concreti nel processo elettorale. Tuttavia, ha anche messo in luce che permangono gravi problemi strutturali a compromettere la regolarità e la trasparenza delle elezioni."

 

In questa dichiarazione, presentata martedì scorso, Isabel Santos e Jordi Cañas hanno riconosciuto che la missione di osservazione elettorale ha rilevato alcuni miglioramenti concreti nel recente processo elettorale rispetto ai precedenti. Al tempo stesso hanno sottolineato il persistere di gravi problemi strutturali: l'assenza di indipendenza della magistratura e il mancato rispetto dello Stato di diritto, il ricorso a risorse statali per condurre campagne politiche, un elevato tasso di arbitraria esclusione politica dei candidati, l'assenza di indipendenza dei media. Tutto ciò ha inciso sulla parità di condizioni e sulla regolarità e trasparenza delle elezioni.

Le missioni di osservazione dell'UE non svolgono il ruolo di "polizia elettorale"

In occasione della conferenza stampa, i giornalisti hanno chiesto ripetutamente se le elezioni siano state libere e regolari. Questo suggerisce un certo fraintendimento riguardo al ruolo delle missioni di osservazione elettorale internazionali, in cui l'UE ha una lunga esperienza: non siamo una "polizia elettorale". Non eravamo presenti per legittimare o delegittimare un'elezione e per dichiarare se le elezioni siano state libere e regolari o meno. Le missioni di osservazione elettorale dell'UE sono volte a fornire dati oggettivi sulle modalità di svolgimento di un processo elettorale, in funzione delle norme democratiche internazionali a cui il paese ha aderito, e costituiscono la base per una serie di raccomandazioni che possono contribuire a migliorare i processi elettorali futuri.

 

"La missione di osservazione elettorale dell'UE è stata utile per il popolo venezuelano e permette all'UE e alla comunità internazionale di valutare meglio i fatti nel paese."

 

Sebbene Nicolas Maduro abbia recentemente dichiarato che i membri della missione di osservazione elettorale dell'UE erano "spie" venute a screditare le elezioni, il fatto che sul campo la missione sia stata accolta con favore da una vasta maggioranza di venezuelani, e che questi abbiano risposto positivamente alla sua dichiarazione preliminare, suggerisce che la decisione di inviare una missione di osservazione sia stata giusta. È stato utile per il popolo venezuelano e permette all'UE e alla comunità internazionale di valutare meglio i fatti nel paese.

Il contributo più importante di questa missione giungerà tuttavia dalle sue raccomandazioni finali per le elezioni future, che saranno pubblicate all'inizio del 2022. Come organizzare elezioni libere e regolari è infatti una delle questioni fondamentali da affrontare nel contesto di una soluzione alla crisi venezuelana negoziata a livello politico. In ogni caso, l'UE continuerà ad adoperarsi per fornire il proprio contributo alla riconciliazione e alla "reistituzionalizzazione" in Venezuela, con l'intento di alleviare le sofferenze del popolo venezuelano.

 

 

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