UE-Canada Campioni di coordinamento multilaterale

14.06.2021

L'UE e il Canada sono partner di fiducia: insieme, abbiamo promosso i nostri valori comuni, sostenuto l'ordine internazionale basato su regole e ricostruiremo in modo sostenibile le nostre economie dopo la pandemia di COVID-19. Questa settimana il primo ministro canadese e i leader dell'UE dibatteranno un'ampia gamma di questioni, tra cui la risposta alla pandemia e la ripresa; la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela dell'ambiente; il commercio, la tecnologia e l'innovazione; la promozione dei valori democratici, della pace e della sicurezza.

 

Il successo e la portata delle nostre relazioni si riflettono in tutti i settori e i nostri obiettivi politici sono strettamente allineati in numerosi campi, tra cui l'ambiente e i cambiamenti climatici, il commercio, l'Artico, la politica estera e la digitalizzazione. Ma sono soprattutto i forti legami tra i due popoli e i valori condivisi che costituiscono l'anima della nostra lunga storia di cooperazione.

Quest'anno si celebra il 45º anniversario della delegazione dell'UE in Canada e quasi un quinquennio dalla firma dell'accordo economico e commerciale globale (CETA) e dell'accordo di partenariato strategico (APS): cogliamo l'occasione del vertice UE-Canada, che si è tenuto il 14 giugno a Bruxelles, per infondere un nuovo impulso al partenariato transatlantico e far progredire l'agenda multilaterale.

Risposta alla pandemia di COVID-19

La pandemia ha messo in luce la fragilità del sistema globale e ha evidenziato la necessità di lavorare a una risposta internazionale coordinata. L'UE e il Canada hanno dato l'esempio, dimostrandosi campioni di coordinamento multilaterale in piena solidarietà con i nostri partner più vulnerabili. Insieme siamo riusciti a mantenere aperte le catene di approvvigionamento vitali, sostenere l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), guidare gli sforzi internazionali volti a sviluppare vaccini e trattamenti contro il coronavirus e, attraverso l'iniziativa globale COVAX, garantire che siano disponibili vaccini sicuri per tutti coloro che li desiderano. L'unico modo di affrontare la pandemia è puntare sulla cooperazione e sul coordinamento internazionali.

L'UE ha inoltre svolto un ruolo fondamentale nel garantire un flusso costante e continuo di forniture vaccinali al Canada. Dalla fine di maggio 2021, oltre l'80 % dei vaccini distribuiti in Canada è uscito da stabilimenti dell'UE. L'UE è stata un fornitore di vaccini affidabile e di primo piano a livello mondiale, esportando metà della sua produzione di cui il Canada è il terzo paese destinatario.

Ripresa economica

L'accordo economico e commerciale globale UE-Canada (CETA) può contribuire in modo significativo alla ripresa economica dalla pandemia, ponendo il Canada e l'UE in una posizione più forte per far fronte alla recessione economica. L'UE e il Canada continueranno a sfruttare questo slancio, mantenendo nel contempo catene di approvvigionamento aperte e sicure. Avanzare con l'attuazione del CETA è essenziale per la ripresa economica post-COVID-19 su entrambe le sponde dell'Atlantico.

Dall'entrata in vigore dell'applicazione provvisoria del CETA nel settembre 2017, gli scambi bilaterali tra l'UE a 27 e il Canada sono aumentati del 27 % per le merci e del 39 % per i servizi rispetto a prima del CETA. L'effetto positivo dell'accordo è ancora più evidente per i servizi: gli scambi bilaterali di servizi sono aumentati del 30 % nel 2018, rispetto alla media pre-CETA, e del 35 % nel 2019. Nel 2019, l'UE e il Canada hanno scambiato servizi per un valore di 35,5 miliardi di euro (53,6 miliardi di dollari canadesi), quasi dieci miliardi di euro (15 miliardi di dollari canadesi) in più rispetto al 2016 (ultimo anno pre-CETA).

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Transizione verde

La pandemia di COVID-19 è una tragedia umana di proporzioni inusitate. La scienza ci avverte che si tratta di un segnale d'allarme sui rischi esistenziali per la nostra civiltà associati al riscaldamento globale, alla perdita di biodiversità (anche negli oceani) e ad altre sfide mondiali per gli anni a venire.

L'UE e il Canada condividono l'obiettivo di azzerare le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050. A tal fine, l'UE e il Canada invitano gli altri paesi a perseguire obiettivi più ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in vista della 26a conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (COP26) che si terrà a Glasgow nel novembre 2021. L'UE e il Canada stanno già lavorando di concerto per conseguire questi obiettivi condivisi attraverso robusti pacchetti di ripresa post-COVID "verde" e tramite dialoghi bilaterali regolari ad alto livello su clima, energia, ambiente e oceani. Anche nei consessi multilaterali l'UE e il Canada stanno lavorando in sintonia, ad esempio attraverso iniziative multilaterali congiunte, quali la conferenza ministeriale sull'azione per il clima (MoCA), la conferenza delle parti della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica e la conferenza internazionale sulla gestione delle sostanze chimiche.

Lo sviluppo di tecnologie pulite, le fonti energetiche sostenibili (tra cui l'idrogeno o l'energia eolica e dal moto ondoso) e la riduzione dell'inquinamento attraverso il sequestro o il riciclaggio del carbonio sono al centro dei nostri sforzi congiunti. Ad esempio, l'UE e il Canada hanno recentemente organizzato una serie di seminari sulle tecnologie pulite, riunendo innovatori e utenti, associazioni industriali, esperti internazionali in materia di sviluppo imprenditoriale e rappresentanti governativi. I seminari hanno evidenziato come il CETA possa contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di azzeramento delle emissioni nette attraverso il commercio di tecnologie pulite, l'innovazione e gli investimenti.

Garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento dei minerali e dei metalli essenziali per la transizione verso un'economia digitale e climaticamente neutra è una priorità sia per il Canada che per l'UE. Per questo motivo hanno convenuto di istituire un partenariato strategico Canada-UE sulle materie prime nell'ambito del mandato del CETA, con particolare attenzione all'integrazione, alla resilienza e alla competitività delle filiere canadesi e europee delle materie prime; alla cooperazione per la scienza, la tecnologia e l'innovazione; ai criteri e le norme ambientali, sociali e di governance (ESG).

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Promuovere la democrazia e la pace

La promozione della pace, della sicurezza e della democrazia rappresenta un pilastro importante dell'accordo di partenariato strategico UE-Canada. L'UE e il Canada organizzano colloqui regolari ad alto livello in materia di sicurezza e difesa e, all'inizio del 2020, è stato accreditato in Canada il primo consulente militare/attaché alla difesa dell'UE.

L'UE e il Canada riconoscono la notevole minaccia che la disinformazione, la manipolazione delle informazioni e l'interferenza esterna rappresentano per la nostra democrazia, la nostra società e la nostra sicurezza. Insieme promuovono una stretta cooperazione attraverso il meccanismo di reazione rapida del G7 (RRM) sotto il segretariato canadese e il sistema di allarme rapido dell'UE in materia di disinformazione (RAS), al fine di garantire uno scambio efficace di informazioni, individuare sinergie ed evitare la duplicazione degli sforzi. A livello internazionale, entrambi riconoscono la necessità di approfondire la nostra comprensione condivisa della natura della minaccia e di rafforzare le nostre capacità collettive di analizzarla e quindi rispondervi.

Dal 2003, il Canada ha contribuito a varie missioni civili e militari dell'UE in Africa, Asia, Europa e Medio Oriente, mentre gli esperti canadesi partecipano attualmente a missioni di consulenza di polizia dell'UE in Cisgiordania e in Ucraina e alla missione dell'UE per lo sviluppo delle capacità in Mali.

Non per niente l'UE ha anche recentemente accolto con favore l'invito rivolto al Canada, insieme agli Stati Uniti e alla Norvegia, a partecipare al progetto di cooperazione strutturata permanente (PESCO) sulla mobilità militare: questa iniziativa, guidata dai Paesi Bassi, mira a facilitare la logistica dei trasporti per la circolazione delle truppe in tutta Europa - fattore cruciale anche per la NATO.

Contatti tra i due popoli

Erasmus+, il programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, finanzia progetti di mobilità accademica e di cooperazione che coinvolgono sia i paesi partecipanti al programma che paesi associati da tutto il mondo. Sostiene attività che corrispondono alle priorità dell'UE per la politica di cooperazione con partner come il Canada. Dal 2015, l'UE ha finanziato la partecipazione di oltre 1 700 studenti, docenti e altri collaboratori accademici canadesi a programmi di mobilità accademica. Dal 2014, oltre 224 ricercatori canadesi hanno beneficiato delle azioni Marie Skłodowska-Curie, che promuovono la cooperazione tra comunità accademiche, scientifiche e imprenditoriali in Europa e oltre.

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