Ai giorni nostri non vi è spazio per la tratta degli esseri umani

30.07.2020

Celebriamo la Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, che svolge attività di sensibilizzazione a favore di una questione spesso invisibile, ma ancora presente nelle nostre società. L'UE si adopera per la prevenzione e la lotta alla tratta di esseri umani attraverso le sue azioni sul campo e la collaborazione a livello locale e internazionale.

Contrariamente a quanto dovremmo aspettarci al giorno d'oggi, la tratta di esseri umani è ancora una realtà. Più di 20 milioni di persone nel mondo sono vittime della schiavitù moderna. Le vittime sono spesso intrappolate nel lavoro forzato, sono considerate una fonte per il prelievo di organi umani o prede ai fini dello sfruttamento sessuale.

Questa situazione non è tollerabile e i valori fondamentali dell'Unione europea la condannano. La proibizione della tratta di esseri umani è sancita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (articolo 5, paragrafo 3) e siamo impegnati a prevenire e contrastare questo fenomeno all'interno e all'esterno dell'UE.

La tratta di esseri umani è spesso una realtà invisibile. I dati disponibili rappresentano solo una parte di quanto è noto. Recenti relazioni indicano che le donne e le ragazze continuano a essere la  stragrande maggioranza delle vittime (66 % e 13 %). Le cifre sono molto più elevate quando si riferiscono allo sfruttamento sessuale, dato che le donne e le ragazze rappresentano il 98 % delle vittime.

Agnès* e Teodora sono due vittime della tratta di esseri umani. Orfana, arrivata in Francia all'età di 18 anni per studiare, Agnès* è stata costretta a lavorare per molte ore senza retribuzione né contratto. E' riuscita a scappare grazie all'aiuto di vicini. Teodora è stata costretta a diventare una prostituta in Belgio, con suo figlio trattenuto come moneta di scambio per lo sfruttamento sessuale. La sua deposizione alle autorità è stata fondamentale per arrestare i suoi sfruttatori.

Gli uomini hanno maggiori probabilità di essere inseriti nelle catene di lavoro forzato intensivo. Questo è stato il caso di Mark, costretto a lavorare in condizioni di schiavitù nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e in Svezia. "Non c'era un attimo di respiro, in un modo o nell'altro passavo ogni minuto di ogni giorno a lavorare" ha rivelato Mark dopo essere stato messo in salvo dalla polizia svedese.

Che cosa fa l'UE?

Porre fine alla tratta di esseri umani è una delle massime priorità dell'UE. E' stato concepito e messo in pratica un approccio globale per prevenire la tratta di esseri umani, perseguire i criminali, proteggere le vittime e istituire partenariati. Il quadro giuridico di tali azioni è basato sulla direttiva anti-tratta dell'UE, che invita ad agire e mette in atto il motto "Lavorare insieme per contrastare la tratta di esseri umani".

La natura specifica di genere della tratta di esseri umani è riconosciuta dall'UE. Ciò implica che le misure di assistenza e sostegno alle vittime adottate dall'UE devono parimenti integrare una specificità di genere laddove opportuno. Non si può ignorare la vulnerabilità dei minori alla tratta di esseri umani, il che mette in luce l'importanza della prevenzione e della protezione delle vittime e delle potenziali vittime più giovani.

https://twitter.com/europeaid/status/1156147030844223488

L'ambizione di eliminare la tratta di esseri umani è rafforzata dal piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024. Al momento della presentazione di quest'ultimo, l'alto rappresentante/vicepresidente Josep  Borrell ha dichiarato: "Le situazioni di crisi, come quella che stiamo vivendo con la pandemia di coronavirus, presentano particolari sfide per l'effettivo esercizio e la tutela dei diritti umani e mettono a dura prova il funzionamento delle nostre democrazie. Si tratta di un'opportunità per l'Europa di difendere i suoi valori e interessi. Abbiamo bisogno di coraggio e ambizione per affrontare insieme tali sfide."

Il contrasto a questo reato grave comporta l'integrazione di diversi attori nonché la creazione di sinergie. Il coordinatore anti-tratta dell'UE si assume la responsabilità di migliorare il coordinamento e la coerenza tra le istituzioni dell'UE, le agenzie dell'UE, gli Stati membri e gli attori internazionali, nonché di sviluppare politiche dell'UE esistenti e nuove per contrastare la tratta di esseri umani.

Un partenariato più stretto tra gli Stati membri dell'UE e le istituzioni dell'UE può tradursi in una cooperazione transfrontaliera più stretta e in un dialogo aperto e costante tra le autorità di polizia, giudiziarie e finanziarie. La condivisione delle informazioni e delle migliori pratiche, nonché una cooperazione rafforzata con Europol e Eurojust, sono fondamentali per il coordinamento delle indagini e delle azioni penali relative a tali casi.

Anche il partenariato con i paesi terzi, le regioni e le organizzazioni a livello internazionale è importante per produrre un impatto a livello mondiale. Nel 2009 l'UE ha adottato un documento mirato all'azione per raggiungere tale obiettivo.

Le missioni civili dell'UE in tutto il mondo svolgono un importante ruolo nella prevenzione della tratta di esseri umani. Le azioni di sviluppo delle capacità sono dirette ai funzionari locali suscettibili di entrare in contatto con vittime o potenziali vittime. Ciò è avvenuto per le missioni EUCAP Sahel NigerEUCAP Sahel Mali ed EUBAM Libia. Queste azioni contribuiscono a sensibilizzare a una questione spesso ignorata.

Giornata europea contro la tratta di esseri umani

Per rendere omaggio alle vittime e ricordare la necessità di eliminare tale reato, l'UE ha scelto il 18 ottobre quale Giornata europea contro la tratta di esseri umani. Ogni anno le autorità nazionali, la società civile e un'ampia gamma di attori organizzano numerosi eventi in tutta l'UE.

Nel 2019, in occasione della 13ª Giornata europea contro la tratta di esseri umani, Dimitris Avramopoulos, commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: "Nelle società europee non vi è spazio per la tratta degli esseri umani. Nonostante gli sforzi compiuti dagli Stati membri e il coinvolgimento di Europol, il livello di indagini, azioni penali e condanne in Europa rimane troppo limitato per un reato che procura profitti astronomici ai responsabili. Fino a che permetteremo che regni questa cultura dell'impunità, mancheremo ai nostri doveri nei confronti di ciascuna delle vittime che siamo chiamati ad aiutare. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per rafforzare la prevenzione, le indagini e l'azione penale, garantendo al contempo una migliore protezione delle vittime della tratta."

Questo giorno serve a ricordare tutte le vittime della tratta di esseri umani, nonché la necessità di adottare un approccio congiunto e coordinato per spezzare le catene della schiavitù moderna.

 

* Il nome è stato modificato per proteggere la vita privata della persona sopravvissuta


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